Tra gli aspetti particolarmente importanti della SEO, nonostante sia tra i meno conosciuti, troviamo il cosiddetto URL canonico.
Questo elemento consente di risolvere molti problemi legati all’ottimizzazione di un sito, motivo per cui è utile dedicargli tempo per comprenderne le caratteristiche e l’utilità per il nostro sito.
Cosa è l’ URL canonico
Partiamo da una definizione: per URL canonico (canonical URL) si intende quell’URL in grado di comunicare al motore di ricerca che due URL dello stesso sito sono la stessa risorsa. Su un sito web, infatti, può esserci, per diverse ragioni, una stessa risorsa collocata su più indirizzi URL. Questo è un elemento che non piace ai motori di ricerca e la situazione necessita quindi di una soluzione. Gli URL canonici rappresentano proprio questo, evitando quindi di perdere posizionamento o, addirittura, non riuscire a ottenerlo. Grazie agli URL canonici si indica al motore di ricerca qual è l’ordine di importanza degli URL con la stessa risorsa presenti su quel sito, evitando di mandarlo in confusione e portarlo a “penalizzare” il vostro sito.
Come funzionano l’ URL canonico
Fondamentalmente per URL canonici è da intendersi un attributo che viene assegnato ai tag HTML dei link in questione. Questo attributo è “rel=canonical” e permette, tra le altre cose, di evitare che il crawler del motore di ricerca consideri duplicati gli URL di un sito che contengono la stessa risorsa. Assegnando l’attributo “rel=canonical” a un URL si indica al motore di ricerca che quello è l’URL della risorsa cui fare riferimento, mentre gli altri URL non devono essere considerati.
Se a molti tutto questo sembra qualcosa di ovvio o inutile, non lo è per i siti dove ci sono molti contenuti o quelli, come gli e-commerce, dove il rischio che il motore di ricerca consideri duplicati molti URL è enorme. Per evitare problemi di questo tipo, con la conseguente assenza dai risultati dei motori di ricerca, gli URL canonici offrono un aiuto importantissimo e, soprattutto, definitivo.
Come si usa l’attributo “rel=canonical”
Arrivati a questo punto ci domandiamo come fare, praticamente, a utilizzare gli URL canonici? La prima cosa da fare, in presenza di URL simili, è scegliere quale considerare come principale. Nelle altre pagine è necessario inserire la stringa <link rel=”canonical” href”nomedellink”>. La scelta di quale pagina “premiare”, salvo casi particolari, conviene che ricada sull’URL che porta più traffico o che ha pù potenziale.
La comunicazione con i motori di ricerca
Questa breve guida sull’importanza e l’uso degli URL canonici ci permette di fare alcune rapide, ma urgenti, considerazioni sulla comunicazione con i motori di ricerca.
Molti di coloro che si affacciano al mondo dell’ottimizzazione SEO credono che il loro lavoro sia quello di eludere, evitare, “fregare” le restrizioni del motore di ricerca. In realtà, come abbiamo visto con i canonical URL, da parte dei crawler c’è una grande disponibilità. Non è un regime nel quale bisogna adeguarsi a regole ferree e incomprensibili, ma un sistema strutturato in un determinato modo, al quale bisogna ovviamente adeguarsi, ma che consente una comunicazione per indicare le peculiarità di ogni sito.
Nulla vieta, per tantissime ragioni, che un sito ospiti contenuti simili. Il problema è che i motori di ricerca devono gestire una mole impressionante di contenuti, dove il rischio di attività illecite o fraudolente è elevato. C’è quindi l’esigenza di regolamentare e monitorare il tutto senza però penalizzare l’attività di chi lavora onestamente. Gli URL canonici sono solo una delle opportunità lecite (messe a disposizione dal motore di ricerca stesso) con le quali strutturare il proprio sito. Questi tag consentono di “parlare” con il motore di ricerca, spiegargli le peculiarità del proprio sito, senza incappare in problemi o conseguenze spiacevoli sul posizionamento.
Quanto detto sugli URL canonici, infine, ci mostra anche come molto spesso i problemi legati al posizionamento di un sito web non siano necessariamente legati alla scarsa qualità dei contenuti. Possono verificarsi, infatti, problemi di questo tipo che, se ignorati, vanificano tutto il lavoro, anche qualitativamente elevato, che si è svolto. Più che accanirsi contro gli algoritmi dei motori di ricerca è fondamentale conoscerne il funzionamento e le dinamiche, per capire come valutano i siti e fare in modo che il proprio ne rispetti le indicazioni.
In caso di dubbi o difficoltà richiedere una consulenza SEO di un professionista è la soluzione migliore innanzitutto per individuare i problemi e, solo successivamente, capire come risolverli al meglio.