ottimizzazione seo

di Massimiliano Del Rosso

Non tutti lo sanno ma un’attività di ottimizzazione SEO on site è quasi sempre necessaria prima di procedere alla fase di posizionamento vera e proprio, facendo uso di guest post, digital PR e altre tecniche che mirano ad aumentare il traffico da posizionamento organico, quello ciò proveniente dalla ricerca Google.

L’ottimizzazione di un sito web, tuttavia, è un’attività preliminare che va sempre eseguita per assicurare la completa indicizzazione del sito e per agevolare la fase successiva di posizionamento SEO.

Le regole da seguire

Dal punto di vista dell’indicizzazione, bisogna assicurarsi della validità del file robots.txt, che dovrà permettere l’accesso – al crawler di Google – a tutte le pagine che devono essere visibili sul motore di ricerca, escludendo solo lo strettamente necessario.

È importante anche, se si usa wordpress, che i tag non superino il 20% rispetto al totale dei contenuti indicizzati. Per verificarlo è possibile utilizzare il comando site: seguito dal nome del dominio, senza www.

Al tempo stesso può essere utile consultare le statistiche di scansione presenti su Google Search Console per intervenire prontamente in caso di risultati anomali. Se il sito fa uso di AMP bisogna controllare che le pagine siano correttamente visibili su mobile e che non diano luogo a contenuti duplicati.

I parametri più importanti

Per verificare che lo snippet sia ottimizzato a dovere, vanno controllati alcuni dei più importanti parametri, ovvero il meta title (visibile nella barra del titolo), la URL e la meta description, rispettivamente in blu, verde e nero nello snippet della SERP di Google.

L’ottimizzazione di un sito internet che fa uso di WordPress può far uso di un plugin SEO, che faciliti l’operazione di compilazione dei meta tag e al tempo stesso agevoli l’operazione di de-incizzazione delle risorse che non vogliamo siano visibili al motore di ricerca.

Tra i plugin più utilizzati troviamo Yoast SEO e All in one SEO Pack. Utilizzandoli sarà possibile anche generare una sitemap dei contenuti, da inoltrare a Google tramite Search Console in modo da comunicare tempestivamente la struttura del sito e far indicizzare in tempi più rapidi i nuovi contenuti.

Entrambi i plugin contengono delle funzioni di import e export per poter agevolmente effettuare il passaggio dall’uno all’altro, senza perdere le ottimizzazioni e le impostazioni già eseguite.

Immagini, come ottimizzarle?

L’ottimizzazione per i motori di ricerca include naturalmente anche l’ottimizzazione delle immagini. La velocità di un sito è un parametro che viene, spesso, trascurato a torto, in quanto le performance sono oggi un fattore di ranking molto importante.

ottimizzazione immagini seoNell’ottimizzazione delle immagini occorre fare attenzione a tre parametri fondamentali:

– il testo alternativo, o alt text, da ottimizzare opportunamente per migliorare la visibilità all’interno del motore Google Images

– il peso in kB dell’immagine

– le dimensioni in pixel

Le ultime due voci sono importantissime per determinare la velocità di caricamento della pagina in cui le immagini sono presenti. Bisogna far sì che l’immagine venga ridimensionata al meglio e pesi il meno possibile, attraverso la compressione senza perdita di qualità. È possibile verificare le performance di un sito web o di un blog o un e-commerce grazie al tool Page Speed Insights, che fornisce anche le indicazioni utili per migliorare i tempi di caricamento se necessario.

Attenzione ai contenuti

I contenuti testuali dovranno ovviamente essere ottimizzati opportunamente. Si dice spesso che occorre scrivere per l’utente e non per il motore di ricerca, privilegiando la leggibilità e non ricorrendo ad attività illecite quali il keyword stuffing (ovvero l’utilizzo smodato di parole chiave al fine di migliorare il posizionamento su Google).

Ciò è sicuramente vero e, per raggiungere una buona visibilità sul motore di ricerca, è molto importante scrivere contenuti che siano realmente utili per l’utente. I principali parametri di engagement (tempo di permanenza, bounce rate, numero di pagine visitate, e così via) sono oggi dei fattori di ranking molto importanti e tenuti in grande considerazione da parte del motore. Per quale motivo? Per premiare i contenuti migliori dal punto di vista degli utenti.

SEO tecnica

Oggi risultano sempre più importanti altri parametri, tra cui la presenza di https e di un valido certificato di sicurezza, l’utilizzo di AMP – ovvero pagine leggere e di facile visualizzazione da dispositivi mobili – l’uso di schema.org o altri linguaggi di markup per facilitare la comprensione dei contenuti da parte del motore di ricerca e visualizzare informazioni aggiuntive negli snippet di ricerca (parliamo di rich snippet in questo caso).

seo tecnicaAl tempo stesso è importante che il sito sia privo di errori, di facile navigazione, con una struttura semplice e lineare.

Grazie alla SEO on site è possibile ottimizzare il sito web e agevolare il posizionamento del sito su Google rispetto a chiavi a bassa competitività o di tipo long tail, per le quali non sempre sono necessarie attività di link building e pubblicazione di articoli sponsorizzati. Infatti, per far sì che un sito sia visibile ai motori di ricerca e agli utenti non è sempre necessario far ricorso alla link building e, in nicchie molto specifiche e a bassa concorrenza, è possibile affidarsi esclusivamente, o quasi, all’ottimizzazione on site.

In questo caso le parole chiave di tipo long tail diventando fondamentali, per riuscire a ottenere visibilità a costo quasi zero. Come individuarle? Uno dei modi più intuitivi è lasciare che sia Google stesso a indicarcele! Basta digitare nella casella di ricerca la parte iniziale della parola chiave e leggere i suggerimenti che via via appaiono. Oppure consultare il rapporto di Analisi delle ricerche per cercare di capire quali parole chiave utilizzano i nostri utenti.