La validazione di un sito web consiste in quel processo che si assicura che il sito stesso sia idoneo e pronto per la visualizzazione nel browser in maniera corretta. In particolare, quando si parla di validazione di un sito spesso ci so riferisce alla validazione W3C, ovvero alle linee standard da seguire per il codice HTML.

Possiamo dire che un certo sito web è scritto bene, dal punto di vista del codice, quando segue le regole o linee guida della validazione W3C, che sono standard internazionali che permettono ad un certo sito di essere visualizzato correttamente in ogni tipo di browser web esistente, che lo rende veloce a caricarsi e facile anche da modificare in caso di necessità.

Insomma, la validazione W3C sono tutte quelle linee guida, che vengono dettate dal consorzio W3C, che permettono di rendere il sito accessibile a tutti.

Non solo, la validazione W3C ha un ruolo anche per posizionare il tuo sito lato SEO – e quindi per farsi trovare più facilmente sui motori di ricerca. Certo, la validazione W3C non è fattore di ranking esplicito da parte di Google e quindi non bisogna pensare che avere un ottimo codice permetta di arrivare primi su Google, anche se comporta tantissimi altri benefici, come abbiamo visto.

Qua poi ci sono scuole di pensiero diverse, c’è chi crede che avere un sito perfettamente validato impatti direttamente sul posizionamento SEO e chi ritiene che invece un sito validato è sicuramente ben fruibile ma ci sono altri aspetti da ottimizzare per poter migliorare la posizione.

Di certo avere un sito web validato significa che chiunque cerchi il vostro sito e lo visiti, da ogni browser (sia esso Safari, Chrome o altri), in ogni momento e da ogni dispositivo (pc, smartphone, tablet) egli riuscirà ad accedere facilmente al sito visualizzandolo correttamente. Un sito validato è di conseguenza anche un sito più veloce, semplice da visitare e modificare. Non solo: se validate il sito, eviterete la presenza di quegli errori html che rallentano il caricamento e la lettura e che comportano anche differenze di lettura a seconda del browser che viene utilizzato.

Perché fare una validazione W3C

Ci sono tanti motivi diversi per rivolgersi ad un esperto per una validazione W3C del proprio sito web.

  1. Per garantire una buona UX ed usabilità del sito. Garantire una buona accessibilità del sito web o usabilità del sito è fondamentale per l’esperienza utente: teniamo conto che un sito che ha subito la validazione W3C è accessibile rispetto ad uno che non è stato validato. Un sito con validazione W3C è accessibile infatti da ogni tipo di browser, anche futuro, senza limitazioni. Un sito non validato può comportare errori di visualizzazione con tanti disagi per chi usufruisce del sito.
  2. Indirettamente, anche per la SEO. Come abbiamo visto, la validazione W3C non impatta direttamente sulla SEO: non è un esplicito elemento di ranking di Google. Tuttavia, tutto ciò che riguarda la maggiore chiarezza del codice, la velocità di caricamento della pagina sono elementi che possono condizionare anche l’esperienza utente, nonché quindi il posizionamento.
  3. Per la manutenzione del sito web. In caso di necessità di modifica o manutenzione del sito, avere una buona scrittura (garantita dalla validazione W3C) è sicuramente molto utile.

Ma in che modo si procede alla validazione W3C del sito web? Cosa bisogna fare, come muoversi?

Come fare la validazione W3C

Iniziamo con il dire che l’orgasmo W3C nasce, più o meno assieme ad internet stesso, come organismo che si propone di dettare quelle linee guida per gli standard web per cercare di diminuire i problemi connessi alla visualizzazione dei siti a seconda del browser usato. Oggi queste linee guida sono ampiamente applicate ed usate da chi sviluppa i siti, e anche gli stessi browser prendono in considerazione i più alti standard in materia di validazione W3C per cercare di offrire la miglior esperienza all’utente finale.

Teniamo conto infatti che non tutti i browser leggono il codice HTML alla stessa maniera, quindi senza la validazione W3C, la lettura di una pagina di un sito da parte di un certo browser potrebbe apparire diversa (se non illeggibile). In poche parole un sito web non validato potrebbe essere tranquillamente letto su Chrome, ma non leggibile su Safari, con tutti i disagi che ciò comporta.

Capiamo quindi per quale motivo oggi la validazione W3C sta diventando un fattore sempre più importante, richiesto e pregnante.

La validazione W3C di un sito web non avviene su tutto il sito, bensì pagina per pagina, analizzando la scrittura. Un sito validato in genere riporta un logo che certifica appunto l’avvenuta validazione W3C, tuttavia non esiste nessuna normativa in proposito, quindi il sito potrebbe essere validato anche se non c’è alcuna indicazione.

Se volete sapere se il vostro sito è correttamente validato, potete anche effettuare un check gratuito grazie a quegli strumenti che permettono di valutare il livello di validazione W3C di un certo sito web. Oppure potete rivolgervi ad un esperto del settore per rimediare agli errori di scrittura.