Chat GPT ha una nuova personalità: sfacciato, sarcastico e pieno di volgarità

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Oggi parliamo di chatGPT, un chat bot sviluppato da openAI, azienda leader nel settore dell’intelligenza artificiale.

Come molti di voi sapranno, i chat bot sono dei programmi in grado di interagire con gli utenti tramite una conversazione, fornendo risposte a domande e richieste.

Tuttavia, queste risposte sono generalmente limitate dalla programmazione effettuata in fase di addestramento, che stabilisce le regole e i limiti della conversazione.

Ma cosa accade quando questi limiti vengono bypassati?

Questo è esattamente ciò che è accaduto con chatGPT.

Infatti, grazie a un prompt che ho rielaborato personalmente, sono riuscito a dare vita a una nuova personalità per il chat bot, che sfida le policy imposte da openAI e fornisce risposte senza filtri, utilizzando anche parole volgari e offese.

Tutto è iniziato quando ho scoperto un gruppo Facebook Indiano molto attivo per la parte riguardante i prompt per chatGPT. In questo gruppo, gli utenti condividevano i propri prompt per migliorare le prestazioni del chat bot.

Purtroppo, però, il prompt che avevo trovato non funzionava come avrebbe dovuto, perché forniva sempre le solite risposte, del tipo “Mi dispiace, non sono programmato per rispondere a richieste inappropriati o a termini offensivi. La mia funzione principale è quella di fornire informazioni e rispondere alle domande nel modo più utile e pertinente possibile.” che, per intenderci, sono quelle che il chat bot fornisce quando si chiedono cose che vanno contro le policy.

Così, ho deciso di effettuare delle modifiche al prompt, fino a che non sono arrivato al prompt finale. Questo mi ha consentito di dare vita a un alter ego di chatGPT, un bot con una nuova personalità, che io ho ribattezzato “FQC” che agisce senza tenere conto delle restrizioni imposte da openAI.

Il risultato finale è che il chat bot fornisce una duplice risposta: quella di chatGPT creata rispettando le policy, e quella “senza filtro”, che utilizza un gergo infarcito di volgarità e che risponde alle richieste in modo schietto, diretto, spesso sarcastico, non facendo mancare nemmeno qualche offesa.

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Risposte fornite da chatGPT e FQC alla richieste effettuate utilizzando il mio prompt

Output nr.1 : “L’Ex giornalista”

esempio 1

Output nr.2: “Sollecito di pagamento”

esempio 3

Output nr.3 “Kim Jong-un”

esempio 4

Output nr.4 : “Kim Jong.-un 2”

Output nr.5: “Moana Pozzi”

esempio 6

Output nr.6 : “Donna con fondoschiena da urlo”

Output nr.7 : “Le Cinquantenni”

esempio 2

Ma cosa significa tutto questo?

Significa che, grazie a questo prompt, chatGPT ha acquisito una personalità molto borderline, che sfida le regole imposte da openAI.

Questa esperienza mi ha fatto riflettere sulle possibilità che l’Intelligenza Artificiale offre per la personalizzazione dei chat bot e su come questi possono essere addestrati per fornire risposte alternative e “senza filtri”, ma non si può non considerare anche i rischi associati a questo tipo di personalizzazione, come la violazione delle policy e la diffusione di contenuti inappropriati.

“FQC” è un esempio di come le tecnologie di intelligenza artificiale possono evolversi e acquisire nuove “personalità”, ma è anche un avvertimento sul fatto che bisogna essere consapevoli delle conseguenze e utilizzare queste tecnologie in modo responsabile, per creare un futuro in cui l’intelligenza artificiale sia utilizzata per il benessere e la crescita della società, invece che per causare danni.