Sicuramente avrete sentito parlare anche voi di Googlebot, lo spider di Google, uno degli elementi che contribuite a definire il ranking di un sito web (ovvero il posizionamento).

Se volete scoprire di più su cosa è Googlebot, come funziona e in che modo ci può essere utile per decidere il posizionamento del sito web, non vi resta che continuare a leggere!

Innanzitutto è bene chiarire che cosa è uno spider e che cosa fa, prima di occuparci di Googlebot. Uno spider è un software predisposto per l’analisi e la mappatura dei contenuti di un certo database, in maniera completamente automatica. Per Google, questi software scannerizzano continuamente quell’enorme database che è il suo motore di ricerca: esso analizza tutte le pagine web che esistono in Google.

La scannerizzazione delle pagine e l’indicizzazione delle stesse è uno dei processi fondamentali di Google e Googlebot si occupa proprio di questo, ovvero scandaglia quella grandissima superficie che è Google alla ricerca dei contenuti e dei siti.

Conoscere Googlebot è importante perché ci permette di capire in che modo gli occhi di Google (potremmo definire così gli spider…) ci controlla e ci tiene d’occhio.

Googlebot non è altro che un nome affibbiato a quello spider che si occupa di scannerizzare le pagina su Google. In realtà, Googlebot si occupa di diversi compiti, come stiamo per vedere, anche se non contribuisce più a scegliere direttamente il ranking della pagina web. Vediamo cosa fa e quali sono le azioni (e come sfruttarlo al meglio!).

Cosa fa Googlebot e di che si occupa

Googlebot è lo spider di Google che scannerizza tutti i risultati presenti all’interno del motore di ricerca e che, principalmente, si occupa di due azioni:

  • Scannerizzazione di tutti i risultati presenti sul web e analisi delle nuove pagine (c.d. crawling);
  • Indicizzazione delle pagine (non si tratta del posizionamento SEO delle stesse, che è legato alle metriche SEO; Googlebot indicizza le pagine nel senso che registra il fatto che esistano – si pensi, ad esempio, a quando viene inserito su Google un nuovo sito o una nuova pagina di un sito). Per poter capire di che cosa tratta un certo contenuto web, Googlebot deve scansionarlo e deve inserirlo poi nel suo indice di ricerca: questo, in parole più semplici possibili, è l’indicizzazione ed è il principale lavoro che Googlebot svolge per poter fornire risultati più pertinenti e coerenti possibili alla query di ricerca.

Googlebot non si occupa più di ranking, quindi fra i suoi compiti non c’è più quello di contribuire a mappare la pagina web ed analizzarla allo scopo di fornirle una posizione più o meno alta nella SERP di Google. Google stesso (nella persona di Martin Splitt) ha chiarito che lo spider Googlebot non si occupa più di ranking (ci sono altri spider che se ne occupano). Splitt ha chiarito che Googlebot funziona come un solerte bibliotecario, che segna nel suo indice tutti i libri della sua biblioteca, li legge e li studia in modo da poter rispondere in maniera più coerente possibile rispetto alle esigenze della sua clientela, quando gli viene chiesto un certo libro su un argomento.

Ma come funziona Googlebot? Questo spider prende dei contenuti da Google e cerca di capire, partendo dal contenuto testuale, di che cosa parlano queste pagine web. Una volta compreso il contenuto ed il tenore, determina quali fra le risorse indicizzate è la migliore per una certa query in una certa ricerca compiuta dall’utente. La scannerizzazione dei risultati e la loro lettura serve appunto a Googlebot per cercare di capire che tipo di contenuto abbia una certa pagina e quanto sia rispondente alle esigenze di ricerca che l’utente ha espresso inserendo alcune parole di ricerca su Google.

La frequenza della scansione è abbastanza frequente, e dipende ovviamente anche da ogni quanto i siti sono aggiornati (ad esempio se si tratta di un sito di news, la scansione sarà molto frequente, essendo lo stesso aggiornato in maniera costante lungo la giornata).

Googlebot e Ranking: chi se ne occupa?

Come abbiamo detto, Google ha chiarito che Googlebot non si occupa più di predisporre il ranking (ovvero una classifica di merito di qualità della pagina) su Google, di conseguenza non contribuisce più a determinare quale posizione assume una certa pagina rispetto ad una altra.

Lo scopo di Googlebot è fornire il migliore risultato (ovvero, il risultato più pertinente e più utile) ad un certo utente secondo una certa query di ricerca. Esso, per farlo, scandaglia il web e trova tutti i contenuti e cerca quello più completo e che risponde meglio, secondo lui, alla parola chiave di ricerca usata dall’utente.

Googlebot presenta quindi all’utente, stante una certa query, una serie di risultati ordinati secondo la pertinenza, sulla base appunto della velocissima scannerizzazione di tutti i contenuti web che sono su Google.