Google-Page-Rank

Articolo a cura di Velia de Lautentiis – veliadelaurentiis.it

Il PageRank di Google è uno strumento assai conosciuto, un algoritmo che calcola il punteggio di una pagina di un sito (da 1 a 10 massimo) tenendo conto della quantità e qualità dei link che la stessa riceve. In sostanza, il PageRank è un punteggio che parla dell’autorevolezza e della credibilità di una certa pagina sui motori di ricerca, partendo dalla considerazione per cui se un sito riceve molti link di qualità da altri siti è perchè è autorevole e di qualità egli stesso.

Ma come nasce il PageRank? Per capire come funziona oggi questo punteggio, così temuto e così conosciuto, bisogna fare qualche passo indietro. Il punteggio delle pagine nasce nel 2008 come parte dell’algoritmo di posizionamento sul motore sfruttato da Google. Anzi, possiamo ben dire che il PageRank era la parte principale dell’algoritmo di Google, uno strumento che il più importante motore di ricerca usava molto per comprendere l’autorevolezza stimata del sito web e quindi che posizione doveva avere nella SERP. Capiamo bene quindi perchè si era sviluppata una vera e propria ossessione per il ranking delle pagine, con tentativi più o meno etici di cercare di aumentarlo per posizionarsi primi nella SERP.

Google ha abbandonato il PageRank?

Anche se oggi il PageRank non è più contenuto nel Google Toolbar, questo non significa che l’algoritmo di calcolo dei link sia sparito nel nulla.

Esso anzi è confluito all’interno del sistema per cui Google calcola la posizione nei motori di ricerca: è a tutti gli effetti uno degli elementi che Google usa per valutare un sito web e quindi ha ancora oggi una grande importanza. Chiariamo quindi le idee: il PageRank non è sparito, esso è ancora fattore di ranking, quindi uno degli elementi che Google considera quando deve decidere come posizionare un sito nella SERP.

Spesso si sente dire che ‘Google non usa più PageRank’ o che le metriche PageRank siano vecchie, obsolete, abbandonate. Non è così. Questa metrica viene ancora utilizzata in quanto la qualità e quantità dei link è un parametro che parla dell’autorevolezza di un sito web. Google, questo è vero, ha nascosto il PageRank dalla strumentazione per evitare il suo utilizzo in maniera manipolatoria. Ma il PageRank esiste e funziona ancora.

Per questo motivo occuparsi di PageRank è ancora molto attuale ed importante, perchè come abbiamo detto Google considera molto questo parametro.

Cosa è il PageRank

Ma che cosa è, più nel dettaglio, il PageRank di Google? Si tratta di un algoritmo il cui scopo dichiarato è semplice: valutare, con una scala da 1 a 10, quanto una pagina web è affidabile, autorevole e credibile, e di conseguenza tenere conto del punteggio per contribuire a posizionarla nella SERP. Questa valutazione si basa su due elementi: la qualità e la quantità di backlink che una pagina riceve. Come abbiamo accennato, il ragionamento è lineare: per Google, una pagina che riceve tanti backlink di qualità è autorevole e di conseguenza ha più alte possibilità di collocarsi in cima nelle pagine dei motori di ricerca. Inutile quindi sottolineare come questo aspetto influisca sulla posizione del sito.

Il PageRank misura quanto un sito è popolare, basandosi sul fatto che i siti più autorevoli hanno svariate citazioni all’interno dei motori di ricerca. Ovviamente esso non misura solamente la quantità di link che si riceve. Ricevere tantissimi backlink di scarsa qualità non farà aumentare il PageRank di un sito web. Bisogna tenere conto anche della qualità del link, ovvero se deriva da una pagina a sua volta seria, credibile ed autorevole, con un PageRank positivo. Non basta quindi ricevere tanti link per aumentare il PageRank, bisogna anche ricevere quelli giusti. Una volta che il PageRank è elevato, si possono accedere a tante condizioni positive. Ad esempio, si migliora il posizionamento SEO sui motori di ricerca, si ha maggiore visibilità, traffico organico (di qualità) più elevato. Tutte condizioni alle quali, è noto, ogni webmaster aspira. Anche se oggi come oggi il PageRank non è l’unico o principale parametro usato da Google per decidere il posizionamento, ha ancora grande importanza.

Ecco per quale motivo ha senso parlare di come incrementare il PageRank.

Come funziona e come viene calcolato il Page Rank

Allo stesso modo degli altri algoritmi di Google, anche il funzionamento di quello del Page Rank rimane un mistero.

L’unico indizio che abbiamo a nostra disposizione è la versione iniziale e semplificata di questo algoritmo progettato dagli stessi fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, e che fra l’altro risulta essere in continuo aggiornamento. Vediamolo insieme.

Aspetta, aspetta, non scappare! Procediamo a piccoli passi impostando il problema come se fosse un compitino delle scuole elementari:

“Supponiamo di voler calcolare il P.R della pagina “A”, la quale riceve dei link in entrata dalle pagine di 3 siti web diversi, che sono rispettivamente le pagine P1, P2 e P3.”

Partiamo col definire le varie voci della formula:

  • “PR(A)” rappresenta il valore che vogliamo calcolare della pagina (A);
  • “d” rappresenta il Damping factor, ossia un fattore appunto che indica la probabilità che un utente decida di passare ad un’altra pagina. È inversamente proporzionale al valore del Page Rank, quindi al crescere del Damping factor diminuisce il valore del Rage Rank;
  • “PR(P1)”, “PR(P2)” e “PR(P3)” sono rispettivamente i valori delle pagine dei link in entrata P1, P2 e P3;
  • “C(P1)”, “C(P2)” e “C(P3)” rappresentano infine il numero di link presenti rispettivamente nelle pagine P1, P2 e P3.

Dunque in altre parole, una pagina totalizza un buon valore di Page Rank solo se riceve molti link da altre pagine esterne (chiamati backlink), le quali a loro volta devono avere un valore di Page Rank abbastanza importante.

Di conseguenza, siti web autorevoli ed importanti con pagine che hanno di backlink di qualità possono contribuire all’aumentare del valore di altre pagine appartenenti a siti web..

Aumentare il PageRank: come si fa

Incrementare il PageRank è possibile, sfruttando alcune best practice e ricordando di non usare il PageRank con intento manipolatorio (si rischiano pesanti penalizzazioni da Google). Ecco qualche esempio di buon consiglio da seguire per migliorare il PageRank della pagina.

  1. Attenzione all’acquisto e scambio di backlink, soprattutto se fatto in maniera poco attenta. Google si accorge velocemente di queste pratiche di link building e in genere le considera tentativi di manipolare il PageRank.
  2. Cerca di scegliere sempre pagine che a loro volta hanno un PageRank elevato dal quale ricevere link. Ricorda che il PageRank non considera solo la quantità ma anche la qualità dei link. Se ricevi backlink da siti spam o di scarsa qualità, rischi di essere penalizzato.
  3. Utilizza pagine che siano vicine alle tematiche da te trattate. Ricevere link da pagine che non hanno collegamento tematico con la tua non è affatto un buon segno per Google.
  4. Cercare di ottenere link autorevoli, di pagine con PageRank elevato. Google considera le pagine più autorevoli con maggiore considerazione; ricevere un link, ad esempio, da pagine con estensione .edu e .gov è un buon modo di migliorare velocemente il PageRank. Per fare ciò, bisogna necessariamente produrre contenuti davvero di alta qualità, autorevoli, originali e di nicchia.