tag h1Quando si scrive un articolo, su qualunque mezzo, sia esso cartaceo o digitale, occorre formattarlo.

I cosiddetti tag H1 e Title sono due dei più importanti livelli di formattazione di un testo. È importante dedicargli del tempo per capire le differenze (spesso sono infatti considerati la stessa cosa) e soprattutto qual è il loro ruolo – e la loro importanza – in ottica SEO.

Il tag H1 e il tag Title

Possono sembrare la stessa cosa perché svolgono entrambi il medesimo compito, ovvero indicare qual è il titolo dell’articolo, ma il tag H1 e il tag Title lo fanno in maniera diversa.

L’H1, infatti, è rivolto agli utenti, a chi legge l’articolo, è il titolo dal punto di vista grafico. Il tag Title, invece, è sempre il titolo ma dal punto di vista del codice HTML, quindi rivolto al motore di ricerca. Questo vuol dire che, propriamente, il tag Title non compare nel testo dell’articolo, perché lì vediamo il tag H1. La differenza è anche di codice. Se selezioniamo una parte di testo e gli impostiamo il tag H1, nell’editor HTML vedremo che quella parte di testo risulta all’interno dei comandi <title> e </title>.

La formattazione del testo

All’inizio abbiamo detto che qualsiasi testo, digitale o cartaceo, ha una formattazione. Si pensi agli articoli dei giornali dove compare in grassetto e a caratteri più grandi il titolo, sotto il quale una sintesi a un carattere più piccolo (e a volte in corsivo) e sotto il testo vero e proprio. Stesso discorso nei libri: il titolo più grande del capitolo, quindi quelli dei paragrafi e dei sotto paragrafi. Anche sul web è la stessa cosa e a ogni livello di titolo corrisponde un header (H1, H2, H3, H4, eccetera).

La formattazione serve a dare un ordine al testo, a dividerlo in sezioni e a consentire una migliore lettura e consultazione all’utente. Questo, infatti, invece che trovarsi un blocco di testo enorme, avrà la lettura frammentata da sezioni di testo più piccole suddivise da un titoletto che ne anticipa il contenuto.

Ottimizzazione SEO: H1 e Title

A questo punto è importante capire come il tag H1 e il tag Title incidano sul posizionamento dell’articolo sui motori di ricerca.

L’H1 è a tutti gli effetti un fattore di ranking e lo è proprio perché è la prima cosa che un utente visualizza. Quante volte si lamenta che le persone leggono solo i titoli degli articoli (sul web così come sui giornali)? Questo conferma l’importanza del titolo e di come debba essere creato in modo da suscitare la curiosità del lettore. Il tag H1, quindi, ha una grande potenzialità di portare traffico organico sul sito.

Stesso discorso per il tag Title, che però come abbiamo detto viene letto dal motore di ricerca, non dagli utenti. Anche in questo caso abbiamo un fattore di ranking perché il motore di ricerca verifica la pertinenza del titolo con il contenuto dell’articolo e con la query effettuata dall’utente.

H1 e Title devono essere uguali?

Una domanda interessante è quella relativa all’uguaglianza, o meno, dell’H1 con il Title. Di per sé non ci sono norme generali e obbligatorie da seguire: H1 e Title possono essere uguali oppure no. Perché dovrebbero non esserlo? Abbiamo detto che, pur indicando entrambi il titolo dell’articolo, H1 e Title si rivolgono a due soggetti differenti. Che possono avere quindi esigenze diverse. Il motore di ricerca e l’utente non sono la stessa cosa e il titolo quindi può essere impostato in maniera diversa proprio per riuscire a ottenere un risultato migliore.

L’H1, ad esempio, può contenere parole di transizione (congiunzioni, preposizioni, eccetera) che invece nel tag Title possono essere rimosse per non rendere il titolo troppo lungo. Un titolo con troppi caratteri, infatti, potrebbe essere tagliato nello snippet della SERP. Inoltre nel Title è preferibile inserire la keyword all’inizio, mentre nell’H1 non necessariamente deve essere così.

Come si scrive un tag title per un articolo?

Lo stesso articolo può essere presentato in molti modi e il titolo ha la funzione di anticipare ciò di cui si vuole parlare, ma senza dare subito delle risposte. Il titolo deve incuriosire ed essere capace di colpire l’attenzione dell’utente.

Un consiglio sempre valido è quello di riuscire a trovare formule brevi, utilizzando parole sintetiche e dirette, che colpiscano la curiosità.

In ottica SEO si parla di lunghezza tag title  da 60 a 70 caratteri, ma anche qui non esiste una regola aurea.

Molti siti ospitano all’interno del titolo anche il nome del brand, ma è una scelta da valutare. Questo perché non tutti i brand hanno la stessa autorevolezza ed è utile inserire il nome del brand solo quando questo può spostare qualcosa in termini di rilevanza per l’utente. Altrimenti quei caratteri è preferibile utilizzarli per dare colore al titolo.