errori seoGli errori SEO più comuni vengono commessi non solo da chi è principiante, ma anche da chi è già nel campo da un po’ di tempo. Ma quali sono quelli più gravi che non non dovresti mai fare?

Posizionare un sito sul motore di ricerca prevede uno studio complesso e ben preciso. Ci sono delle tecniche on-page ed off-page che se eseguite male, influenzerebbero negativamente la posizione del sito web che stai cercando di far scalare nella Serp.

Quello che non dovresti fare quando posizioni un sito a livello SEO

Markup, metatag e URL

La meta description e il tag title per la SEO sono estremamente importanti. Molto spesso vengono sottovalutate, quest’ultimi influiscono sul posizionamento grazie al CTR. Ovvero la percentuale di click, che un utente compie, qualora riuscisse a notare una descrizione che lo invoglierebbe ad aprire il tuo articolo o pagina che sia.

Sia tag title che meta description, si possono trovare nel testo in codice HTML, che gli spider di Google vanno analizzando. Di conseguenza la loro qualità è essenziale, affinché il traffico organico possa aumentare potenzialmente.

Sia meta description che tag title, non vanno mai lasciate vuote e il testo massimo dei caratteri e parole, non può essere superato. Se si superassero tali limiti, Google taglierebbe parte del testo in Serp e l’utente difficilmente aprirebbe una pagina senza leggere una descrizione completa ed efficiente.

  • Lunghezza massima description: 200 caratteri
  • lunghezza massima Tag title: 60 – 70 caratteri

Consigli SEO utili per non sbagliare

Tra i consigli SEO più importanti, lo sbaglio più diffuso è il contenuto duplicato che Google potrebbe rivelare nel tag title e nella meta description. Quindi controlla il Webmaster e tramite la sezione “strumenti” del tool, assicurati che non ci siano descrizioni uguali per tutte la altre pagine del sito.

Un altro consiglio  è quello di scrivere correttamente i markup. Quest’ultimo dovrà avere dei protocolli ben precisi, ad esempio per i microdati quello giusto è schema.org. Puoi verificare e convalidare la scrittura di un giusto markup anche tramite i tools di Bing o tramite il Webmaster di Google presso la sezione “dati strutturati“.

Come formattare l’URL

La formattazione dell’URL è uno degli sbagli più diffusi che sia principianti che professionisti, molto spesso fanno. Gli spider di Google danno importanza alla comunicazione che un URL è capace di dare.

Motivo per cui bisognerebbe sceglierlo con attenzione, e magari introducendo la parola chiave o long tail, affinché l’ottimizzazione on-page abbia più efficacia. Grazie a tutto ciò, i motori di ricerca valutano la buona struttura di un sito, che a sua volta è formato da sottocategorie e categorie.

Content is king: quante parole bisogna scrivere?

Gli editor molto spesso, con poca professionalità scrivono articoli molto scarni di contenuto. Agli occhi del motore di ricerca, questo fattore influisce in modo negativo sul posizionamento del sito web in Serp.

Quante sono le parole necessarie per rendere un contenuto di alto valore?, questa è una domanda molto comune soprattutto fatta dai neofiti. In realtà non esiste un numero ben preciso, bensì è necessario usare il buonsenso.

Un contenuto di alto valore viene valutato non in base alle parole, ma da quanto riesce a soddisfare le domande degli utenti che stanno cercando una determinata risposta. Per avere una pagina più performante e che scali velocemente la Serp, potrebbe essere ottimale inserire contenuti video, immagini ottimizzate e buon testo che sia ricco di informazioni, per chi gli utenti che visitano l’articolo.

Non dimenticare i tag H1, H2…

Un altra cosa che non devi assolutamente fare, è omettere i tag H1, H2 e quando è necessario H3 e successivi. Lo spider di Big G deve assolutamente trovare il tag, che nel codice HTML si presenterà come “<H1>”.

Nonostante nel tag H1 sia importante l’ottimizzazione anche per Google, quindi inserendo una o diverse Keywords, allo stesso tempo bisogna evitare il cosiddetto “keyword stuffing“. Ovvero la ripetizione “forzata”, di più parole chiave. In questo caso si potrebbe rischiare una forte penalizzazione.

I successivi tag (H2, H3,) vanno utilizzati anch’essi con moderazione. Evita l’utilizzo di troppe keywords, che potrebbero penalizzare il tuo articolo o la pagina che stai editando. Altrettanto importante è l’utilizzo del grassetto e del corsivo.

Ottimizza le immagini a livello SEO

Quando inserisci le immagini, quest’ultime nella maggior parte dei casi non vengono ottimizzate a livello SEO. Due fattori che devi includere nel tuo contenuto:

  1. SRC =  in questo casi modificherai l’url della tua immagine;
  2. ALT = inserisci la parola chiave dell’articolo, in modo che Google possa scansionarla e indicizzarla in Serp;

Allo stesso modo dei tag e dei fattori on-page, è importante che tu non sovraottimizzi il testo, con frasi prive di significato. Non dimenticare di differenziare i tag ATL per le altre immagini all’interno del sito, prima che gli spider di Google, le vedano come contenuto duplicato e potresti esser penalizzato.

Struttura del menù e link: Ottimizzazione finale

Quando inserisci un collegamento ipertestuale (conosciuto come anchor text), quest’ultimo a livello SEO è essenziale. Non mettere un link del tipo “clicca qui” o parole similari. Inserisci piuttosto una keyword in cui venga reindirizzato l’articolo con quella parola chiave corrispondente.

Anche in questo caso, non bisogna ripetere troppe volte la stessa keyword con gli stessi link, piuttosto pensa a variare. Inoltre assicurati che i vari link non siano “rotti”, ovvero che non riportino dei 404 o peggio ancora, ad un contenuto non esistente.

Evita la costruzione di un menù con linguaggio flash. Se esteticamente potrebbe piacere agli utenti, gli spider di Google non riescono ad analizzarlo e questo penalizzerebbe il tuo sito. Cosa fare a tal proposito? Basati sul codice HTML e CSS.