dati strutturati

Quando parliamo di dati strutturati facciamo riferimento a dei formati standard che sono usati per fornire informazioni, dirette al motore di ricerca, su una certa pagina web.

Ad esempio, in un sito di ricette, i dati strutturati delle pagine saranno quelli degli ingredienti, modalità e tempi di cottura; e via dicendo.

Gli ‘structured data’, come sono chiamati in inglese, sono delle informazioni che vengono inserite a mano all’interno del codice HTML di una certa pagina, proprio con lo scopo di consentire ai motori di ricerca di ottimizzare la ricerca degli stessi e per ottenere una migliore classificazione dei contenuti.

Questi dati sono utili per migliorare la ricerca di queste pagine, grazie appunto alla loro lettura da parte dei motori di ricerca. Google, in questo modo, può leggere al meglio la pagina, comprendere di che cosa parla, valutarla e anche far sì che venga trovata più facilmente.

Ma attenzione: i dati strutturati non sono direttamente strumenti SEO e come tali non contribuiscono direttamente a posizionare meglio una pagina.

Possiamo considerare i dati strutturati come delle porzioni di codice, che sono organizzate secondo uno schema definito (non a caso sono appunto dati strutturati) o meglio ancora metadati.

Essi sono a tutti gli effetti un linguaggio, diretto ai motori di ricerca, per permettere un posizionamento più preciso e per migliorare anche la precisione dei risultati dei motori di ricerca.

Google legge i dati strutturati per capire meglio di che argomento tratta una certa pagina, sin nel dettaglio, e quindi renderla disponibile in maniera più precisa per la ricerca.

Esistono diverse categorie di dati strutturati, fra cui articoli, eventi, libri, prodotti, film, attività commerciali, puntate tv e via dicendo. Volendo, i dati strutturati possono essere implementati anche su WordPress per la gestione dei sito web, utilizzando dei plugin adatti (uno dei più noti è Schema App Strutture Data).

A che cosa servono i dati strutturati?

Abbiamo capito che cosa sono i dati strutturati, ma a che cosa servono, più di preciso?

Diciamo che se un sito non utilizza i dati strutturati all’interno del suo codice HTML, quest’ultimo più risultare di difficile interpretazione per i motori di ricerca.

I crawler dei motori, che scansionano tutte le pagine del web, possono faticare a capire di che cosa parla un certo sito web se il suo codice non contiene anche i dati strutturati.

Grazie a questi dati invece diventa più semplice per i crawler capire l’argomento del sito e quindi comprendere meglio di che trattano le pagine.

Grazie ai dati strutturati forniamo una serie di importanti informazioni ai motori di ricerca che quindi acquisiscono info sul sito web, sulla sua natura, tipologia, e via dicendo. Anche se non c’è un diretto vantaggio SEO, comunque i dati strutturati sono veramente importanti per un posizionamento di qualità sui motori di ricerca.

Ma cerchiamo di capire più nel dettaglio in che modo i dati strutturati possono aiutare il nostro sito web.

I dati strutturati: come aiutano indirettamente la SEO?

Con i dati strutturati si aiuta quella che viene chiamata ricerca semantica, che aiuta a trovare il significato nascosto dietro la query di ricerca, non tanto il risultato ‘preciso’ delle parole chiave. La ricerca semantica è più intuitiva, insomma, ha lo scopo di dare una risposta precisa all’utente rispetto a quello che viene considerata come il suo intento di ricerca.

Grazie all’uso dei dati strutturati è possibile per Google restituire alla query di ricerca un risultato il più preciso possibile rispetto ai reali desiderata dell’utente che ha svolto la ricerca stessa.

Google utilizza eccome i dati strutturati: un esempio abbastanza comune di come essi siano usati, quando un utente poi inserisce una query all’interno dei motori di ricerca, consiste nei Rich Snippet.

Grazie ai dati strutturati, insomma, quando può Google fornisce maggiori info su una certa pagina, a maggiore vantaggio dell’utente e non solo. Evidentemente nel novero dei risultati della ricerca un utente privilegerà quelli che sono più ricchi di informazioni e appaiono più completi, come appunto i risultati con i Rich Snippet.

Ecco come, indirettamente, i dati strutturati possono quindi aiutare a migliorare anche il posizionamento del tuo sito.

I dati strutturati aiutano quindi ad ottenere i c.d. rich result, risultati nei motori di ricerca più ricchi di informazioni e di conseguenza anche più appetibili per chi cerca le informazioni stesse. Questi risultati molto spesso aiutano a migliorare il numero di click e di conseguenza anche il traffico organico del sito.

Ovviamente si tratta di un effetto indiretto dei dati strutturati, ma da non sottovalutare, anzi.

Inoltre usare i dati strutturati può aiutarti ad ottenere quel panel riassuntivo delle informazioni di Google che fornisce maggiore autorità e notorietà alla tua pagina.

Insomma, usare bene i dati strutturati aiuta a migliorare la notorietà della tua pagina ed anche la sua autorevolezza.