budget seo

Dovete fare i conti con un budget SEO di dimensioni limitate? Ecco una serie di suggerimenti utili per ottenere il massimo risultato con un budget minimo.

Tutte le aziende, indipendentemente dalla loro dimensione, dovrebbero valutare alla SEO.

Nei nostri giorni e nei tempi a venire sarà difficile ottenere la giusta visibilità online senza pagarla, la SEO dunque rimane l’unico (e forse l’ultimo) canale di marketing efficace ed a strategia organica. Attenzione però, non tutto ciò che è ad origine organica è gratuito!

Il fatto che i clic dovuti a delle campagne SEO siano non pagati, non significa che non siano state investite tempo e risorse nelle campagne stesse. I costi sono ovviamente indiretti: a volte si parla di tempo, di personale impiegato, di consulenze richieste ad agenzie specializzate ed a svariati altri strumenti come formazione, approvvigionamento di risorse utili o la combinazione di questi.

La SEO utile a far crescere la vostra azienda avrà un costo da tenere in debita considerazione.

Le aziende che lavorano con un budget limitato dovranno dare una definizione delle proprie priorità.

Un appropriato taglio di costi, ed un oculato investimento delle risorse disponibili potranno fare un’enorme differenza per determinare un valido ritorno in termine di utili. Partendo da tale presupposto vediamo come è possibile ottenere il massimo risultato con un investimento minimo sulla SEO.

Affinare la keyword strategy: selezionare le parole chiave più efficaci

Partendo dalla SERP (elenco dei risultati offerto dai motori di ricerca) cercate di verificare qual è il panorama di opzioni sul quale andrete ad operare. Studiare il settore di appartenenza dell’azienda è il primo passo per riuscire ad implementare in modo realistico la vostra keyword stategy.

Indipendentemente dalle parole chiave che tenterete di usare per l’indicizzazione, vi accorgerete che la corsa per il tanto bramato posizionamento al vertice dei risultati di ricerca sarà una competizione ardua, in particolar modo per termini ampiamente usati e significativi. Pertanto, usare keyword alternative, di tipo long tail (in italiano a coda lunga) potrebbe veramente rappresentare una soluzione.

Le keyword long tail si strutturano tipicamente in tre o anche più parole, e devono essere assolutamente attinenti al settore prescelto. Se esaminiamo i volumi della ricerca mensile noteremo che sono spesso più bassi rispetto alle keyword tradizionali ma attenzione! Anche la base di concorrenza lo è. La specificità di queste parole chiave combinate è molto elevata, e questo può sicuramente migliorare i tassi di conversione.

Facciamo un esempio, è probabile che un negozio di biciclette di Pesaro , trovi maggior difficoltà a raggiungere un buon posizionamento usando i termini “negozio di bici” (con una classica keyword a coda corta) piuttosto che col termine “negozio di bici a Pesaro” (con keyword a coda lunga).

Come potete vedere il numero di risultati riportati da Google, la concorrenza nei due esempi presi in esame varia drasticamente.

Se il negozio, quindi, si ottimizzerà per una ricerca tramite (classica) keyword a coda corta, si ritroverà in competizione con tutti i negozi di biciclette presenti su internet. Mentre se utilizzerà alternative con maggior specificità cioè a coda lunga, il negozio potrà entrare in una competizione più alla sua portata, nella quale potrebbe effettivamente risultare vincente.

Gli strumenti disponibili per identificare delle idee adatte a generare keyword long tail sono diversi, ma li tratteremo più avanti in modo dettagliato. Ora ecco alcuni suggerimenti utili per poter affinare la vostra strategia basata su keyword a coda lunga.

  • Diversificate: non dovreste riporre tutte le vostre speranze in un unico termine specifico. Utilizzare un termine univoco potrebbe portare gli utenti ad un sito, che sembrerà a livello di funzioni, essere stato strutturato da un robot. Considerate invece tutte le varianti e le rettifiche che potete apportare alla parola chiave e incorporatele nei contenuti del vostro sito.
  • Iniziate dagli elementi più semplici da trattare: identificate quelle keyword long tail che stanno già ricevendo un numero di impression elevato ma un basso numero di click (l’impression è la quantità di volte che un sito viene visualizzato dagli utenti nei risultati di ricerca), attraverso questo processo di identificazione potreste individuare delle modifiche efficaci che conducano ad un aumento di visibilità senza fare troppa fatica. Lo strumento giusto da utilizzare in questo caso è la Search Console di Google.
  • Domande o risposte: le soluzioni più utili da impiegare per le keyword long tail le potrete formulare come domande. I risultati delle ricerche correlate di Google sono una fonte inesauribile di idee. Iniziate digitando su Google una domanda attinente all’argomento da voi trattato, in seguito andate ai risultati delle ricerche correlate, e quindi cliccate per visualizzare le varie opzioni disponibili. Ecco un suggerimento importante: queste keywords in stile domanda e risposta (Q&A) sono ottime per creare dei post all’interno dei vostri blog.

Google My Business: la localizzazione è la chiave

La Local SEO è semplicemente l’ottimizzazione della presenza della vostra attività online nelle ricerche locali (ovvero la visibilità organica di un’attività in una zona geografica ben circoscritta). Consultando le statistiche ci accorgeremo il 46% di tutti quelli che compiono ricerche su Google è desidera informazioni locali, e questo rappresenta una opportunità da non perdere per le aziende che cercano di attrarre sui propri siti visite di utenti realmente interessati.

Il fulcro della Local SEO è sicuramente Google My Business o GMB, un dispositivo gratuito che permette agli imprenditori di evidenziare la loro presenza sul web. Estremamente veloce e facile da gestire: GMB permette di inserire tutto ciò che riguarda un’azienda: indirizzo completo, orari di apertura al pubblico, contatti telefonici, indirizzi mail, ecc. I vantaggi derivanti da questa opzione sono veramente importanti.

Estrarre una lista GMB vi aiuterà a mettere la vostra attività ben in evidenza grazie alla mappa specifica di localizzazione. Tutte le indicazioni di GMB una volta verificate vengono utilizzate da Google Local Search e anche dal Google Knowledge Graph,

Strumenti SEO gratuiti: vediamo come utilizzarli

Sul mercato sono disponibili molti strumenti adatti a fare SEO: per poter utilizzare dei tool che vi diano un insieme di risorse come SEMrush, Ahrefs o Moz è necessario sottoscrivere un abbonamento. Quando si lavora con un budget molto limitato anche il pagamento una piccola commissione può rappresentare un ostacolo.

Il web però è una risorsa inesauribile di alternative, e non faticherete troppo a trovare delle soluzioni gratuite per dare alla vostra campagna SEO una buona spinta senza spendere un centesimo. Attraverso questi strumenti gratuiti potrete trovare idee nuove per i vostri contenuti, ispezionare elementi on-page e tenere monitorati tutti i link in entrata nel vostro sito. Vediamo dunque con quali strumenti si può lavorare gratuitamente.

Google (con le sue multiple declinazioni)

Tutti gli strumenti di Google essendo gratuiti dovrebbero essere alla base dell’operato di un marketer.

Google Search Console abbreviato GSC offre informazioni molto preziose sui rendimenti delle parole chiave, sulle impression e sui clic ottenuti; è possibile inoltre visualizzare una statistica di indicizzazione con report sulle scansioni eseguite da parte dei website crawler, condizione della sitemap, sulla mobile usability, sui link in entrata e altro ancora.

Anche Google Analytics è uno strumento di importanza primaria per valutare le prestazioni del vostro sito web. Abbiamo anche Google Trends il quale mostra la sua utilità per determinare lo sviluppo in termini di successo delle query di ricerca in un lasso di tempo, nonché delle stesse in diverse aree geografiche. E infine, c’è Google My Business che rappresenta un requisito indispensabile per le aziende che desiderano reclamare la propria presenza sul web per una determinata zona.

“Answer the Public”

Rispetto ad altri strumenti atti alla ricerca di parole chiave basati in genere su elementi forniti da Google Keyword Planner (strumento progettato per le campagne PPC), Answer the Public impiega i risultati di ricerca a suggerimento automatico (ovvero gli auto-suggest) di Google e Bing, presentando le informazioni con dei grafici. È uno strumento valido per scoprire nuove chiavi long tail nonché idee interessanti per i contenuti.

“Screaming Frog SEO Spider”

Questo website crawler rende più facile l’analisi ed il controllo di tutti gli elementi chiave per la SEO on-site.

Vi consigliamo di utilizzarlo per analizzare i titoli di pagina e i metadati, scoprire link rotti, creare sitemap, ecc. La versione che viene fornita gratuitamente può scansionare fino a 500 URL, dunque è perfetto per siti di modeste dimensioni, per quelli con esigenze di portata maggiore si potrà valutare una versione in abbonamento che costa all’incirca 160 euro l’anno: un costo relativamente basso per uno strumento così efficace.

Il software IIS di Toolkit SEO

In maniera simile al programma Screaming Frog, il software IIS si occupa di site crawling: procura   informazioni tecniche di notevole approfondimento sul vostro sito, evidenzia eventuali problematiche e fornisce le risorse per risolverle. Un valido strumento per coloro che amano intervenire in maniera diretta a risolvere tutti i problemi del loro sito.

“Keywords everywhere”

Questo programmino aggiuntivo disponibile sia per Chrome che per Firefox può mostrare i volumi di ricerca, il costo per click stimato ed elementi sui competitors riguardanti più siti, il tutto comodamente nel vostro browser.

Ricordiamo ai nostri amici lettori che ciò che viene indicato in questo articolo non è l’elenco completo di tutte le risorse disponibili in rete. Per una panoramica completa effettuate una ricerca di marketing digitale su Smart Insights: avrai così accesso ad altri strumenti di marketing molto interessanti.

Cercate di ottenere il massimo dalle risorse già in vostro possesso

Sweating the assets” è un termine commercialmente noto diventato ormai un vero e proprio cliché: esso si riferisce all’ottenere il massimo dalle risorse già in vostro possesso. In stretto senso SEO e di marketing, è un processo noto come “repurposing” (o in italiano “riutilizzo”) definito come il processo mediante il quale un oggetto con un certo valore d’uso viene trasformato o redistribuito come valore alternativo.

Quando si è in presenza di budget limitati, la facoltà di riutilizzare strumenti o contenuti già esistenti può essere una buona risorsa: riduce le eventuali ricerche verso “nuove ipotesi” di contenuto, risparmierete tempo perché già saprete quali sono le tematiche relative ai contenuti che funzionano di più. Migliorare ciò che è già stato fatto, comporterà solo degli accorgimenti o delle piccole aggiunte che potrebbero dare anche notevoli risultati.

Ecco dunque alcuni suggerimenti aiuteranno ad ottenere di più dai vostri contenuti esistenti.

  • Cambiate i formati: potreste prendere alcune vostre popolari pubblicazioni e combinarle in una guida, oppure fare il contrario. Se avete un articolo molto dettagliato potreste comprimerlo in infografiche o diapositive. Quando pubblicate un video, salvatevi sempre la trascrizione dell’audio o del testo presenti e pubblicatela come post all’interno del vostro blog, o della vostra pagina. Raccogliete domande provenienti dalla vostra live chat e create una pagina per le domande frequenti (FAQs page). Le possibilità sono tantissime.
  • Aggiornate i contenuti più popolari: non esiste alcuna regola che vieti di aggiornare i contenuti postati in precedenza per renderli più adatti o pertinenti a un nuovo pubblico. Ripubblicare un articolo popolare già esistente, ovviamente insieme a nuovi dati e approfondimenti, può essere un modo ottimo per poter conferire nuovo lustro al tutto.
  • Provate a scrivere di meno e a promuovere di più: non si deve necessariamente continuare a produrre nuovi contenuti per poter vedere certi risultati. Continuando a promuovere il vostro lavoro più in vista continuando a cercare modi nuovi per far sì che venga mostrato al pubblico più pertinente.

Non dimenticatevi i link

Noi tutti sappiamo degli oltre 200 elementi di classificazione utilizzati nell’algoritmo di Google: grazie ad esso una pagina avrà determinata una certa posizione e verrà dunque posizionata nella SERP. Ricordiamo che tra i fattori più importanti in questa classifica troviamo i backlink, cioè i link che il tuo sito riceve da altri siti web.

I link vengono interpretati da Google come delle manifestazioni di fiducia: più imponente sarà l’autority del sito di provenienza del link e più il vostro sito risulterà degno di stima.

Se il numero di link di “alta qualità” verso il vostro sito sarà alto avrete notevoli miglioramenti nel posizionamento.

Ma riuscire a ottenere dei link, da siti web considerati “affidabili” e di qualità, non è cosa semplice, soprattutto quando il budget è limitato e non vi permette l’attuazione di una campagna di link building in piena regola.

Ecco dunque come rafforzare vostro profilo link senza prosciugare il vostro conto in banca:

  • Scrivete articoli come guest (per altri siti): scrivete articoli di thought leadership (ovvero fornire le risposte migliori, e più esaustive, alle richieste dei clienti grazie all’expertise accumulata lavorativamente) o articoli di consulenza, per blog o pubblicazioni del vostro settore, può essere un modo efficace per esporre il vostro brand ad un pubblico nuovo, nella maggior parte dei casi otterrete in cambio un link per il lavoro eseguito. Qualità e pertinenza sono fattori cruciali: non accontentatevi di inviare contenuti a siti di qualità scadente perché è più semplice ottenere dei link, al posto di aiutarvi potrebbero creare dei danni.
  • Directories: Le business directories come ad esempio Yelp e HotFrog  possono darvi un piccolo aiuto in ambito SEO e contemporaneamente mettere la vostra attività ben in vista sulla mappa, così come le local directories, relative alla vostra area, o le directories di settore legate al vostro campo di appartenenza. Sono da preferire sempre pertinenza e qualità rispetto alla quantità!
  • Promuovete i vostri contenuti: mostrate i vostri migliori contenuti a editori ed influencers (pertinenti) potrebbe rappresentare una ulteriore risorsa per l’acquisizione di link. Se siete in possesso di una risorsa importante che potrebbe interessare molte persone, fatevi riconoscere facendo più rumore possibile!

Considerazioni finali

Come già considerato all’inizio di questo articolo, quando ci si avvicina alla SEO con un budget ristretto, la cosa migliore è definire delle priorità.

Concentrate i vostri sforzi e scegliete le sfide più essenziali, questo impegno vi aiuterà ad ottenere un buon risultato anche se l’investimento iniziale sarà limitato.